venerdì 28 ottobre 2011


In questo blog ho voluto parlare di un tema che ultimamente mi interessa molto: la violenza da parte delle educatrici negli asili nido e nelle scuole materne.  Ho interesse ad approfondire questo argomento perchè, come ho già affermato in alcuni post, negli ultimi anni queste violenze sono aumentate, oppure se ne parla di più. Provo a mettermi, però se non si è genitori non lo si capisce fino in fondo,  nella situazione di un genitore che vede il figlio uscire dalla struttura con degli ematomi e con delle paure che prima non aveva mai avuto. Io mi chiedo come mai al mondo esistono delle persone che riescono a fare del male a delle creature indifese come i bambini. Forse queste educatrici non sono mamme, però per educare e curare dei bambini non bisogna essere mamme, ma bisogna avere passione ed  interesse per quello che si fa. Se non si ha questo interesse, perchè non si intraprende un'altra strada lavorativa, piuttosto che rovinare la vita a dei bambini e di conseguenza ai loro genitori e familiari?
Quello che mi auspico è che d'ora in poi non si senta più parlare di violenze nei confronti dei bambini perchè fa male vedere dei bambini che vengono picchiati e  costretti a stare al buio da soli. Queste persone non sono delle buone educatrici. Le buone educatrici si comportano come "delle vice-mamma".
In questa imagine c'èun esempio di bambini felici che giocano. Anche all'interno delle strutture per bambini, dovrebbero essere così.

Immagine: 
http://www.flickr.com/photos/isleepy/452597816/#/
Immagine realizzata da:  Stefano Cobucci
Si pensa sempre che questi episodi di violanza possono capitare sempre agli altri e mai ai propri figli. Ma ci siamo chieste come potremmo reagire noi se un giorno i nostri figli, tornati a casa dall'asilo manifestassero dei traumi da violenza?
Ho sentito molte persone in televisione dire che ai bambini non bisogna credere, perchè non sono attendibili soprattutto se sono molto piccoli. Io sono convinta che i bambini dicono sempre la verità e a loro bisogna credergli. Solo loro sanno le violenze subite all'interno della struttura che avrebbe dovuto prottegerli. Queste persone così violente forse non sanno che ai bambini rimarrà un trauma per sempre, dal quale difficilmente guariscono. Mi verrebbe da chiedere a queste educatrici, come si sentirebbero se un domani loro figlio subisce le medesime violenze che loro infliggono a queste povere creature. Bisogna sempre mettersi nei panni degli altri.

giovedì 27 ottobre 2011

Nel 2011 penso che sia più che vergognoso vedere in un Paese industrializzato, come dovrebbe essere l'Italia, che succedano di questi episodi, soprattutto da persone che dovrebbero voler bene ai bambini. Mi chiedo come mai, queste persone che trattano in questo modo i bambini, diventano delle educatrici. Queste ultime dovrebbero voler bene ai bambini, non maltrattarli. Al mondo esistono molti altri lavori, forse queste persone non ne sono a conoscenza. Secondo me, dovrebbero intraprendere unì'altra strada, quella di educatrici non fa per loro. Ovviamente questo lo dovrebbero capire loro autonomamente. Dovrebbero smettere di fare le educatrici, ma devono capirlo da sole.
Per concludere affermo che secondo me in tutti i luoghi dove ci sono persone indifese, come i bambini, gli anziani e i disabili, ci dovrebbero essere messe per legge delle telecamere di sorveglianza. Solo in questo modo, per me, non si verificano più maltrattamenti verso queste persone deboli.

venerdì 14 ottobre 2011

Pensando mi è venuto in mente che è notizia di qualche anno fa, precisamente non mi ricordo l'anno, che una mamma aveva ucciso il prorpio figlio di appena sei mesi, perchè non gli permetteva di fare la modella. Io penso che al giorno d'oggi un figlio si fa perchè oltre a realizzare un proprio desiderio si vuole avere una creatura da crescere.
Nei nostri anni un figlio non arriva "per caso".
Questa mamma se prorpio voleva fare la modella poteva anche non mattere al mondo una creatura, perchè si sa che i bambini, soprattutto quando sono neonati hanno bisogno di molte attenzioni.
Si mette al mondo un bimbo per farlo vivere il più felicemente possibile, non per uccidere sei mesi dopo averlo fatto nascere.
Piuttosto che fargli fare una fine così breve e brutta, perchè praticata dalla persona più importante al mondo, con il papà, questa donna poteva pensarci prima e decidere di non mettere al mondo una creatura che avrebbe smesso di vivere prima di poter capire come si vive e cos'è la vita.

sabato 8 ottobre 2011

Tutti i bambini hanno il diritto di vivere la loro infanzia, che viene considerata l'età più bella, in modo sereno.
Nessun bambino deve subire violenze fisiche o psicologiche, perchè è un trauma dal quale difficilmente guariscono, anche se lo subiscono in età molto tenera.
I bambini hanno diritto ad essere sereni e felici come questa bellissima bambina, senza problemi di nessun tipo. Devono godersi quest'età, perchè è un periodo che non tornarà più indietro.

venerdì 7 ottobre 2011

Questo è il mio primo blog e l'ho aperto grazie ad un corso all'Università.
Come argomento ho decisi di trattare l'infanzia violata, cioè tutti i maltrattamenti e gli abusi che vengono fatti a carico dei bambini. Questi abusi si possono verificare all'interno della famiglia, la quale dovrebbe essere un luogo sicuro dove potersi rifugiare, oppure possono avvenire nelle strutture adibite all'accoglienza dei bambini come i nidi o le scuole per l'infanzia. Ovviamente non tutte le famiglia e le strutture per i bambini li maltrattano. Come in tutte le cose c'è il buono e il cattivo.